“Vogliamo essere come cardini per la crescita dei bambini.”
Cosa sono i progetti Danzeducativa e Cardini?
Sono laboratori di creatività in movimento per bambini e bambine, condotti da Paola Ponti e Valentina Caggio. Dieci incontri per ogni modulo, dedicati al movimento creativo secondo i principi del fare-creare-osservare, in accordo con lo sviluppo fisico, cognitivo, emozionale del bambino.
“…MA COS’è LA DANZA CONTEMPORANEA?!”
Gli spunti di esplorazione per quest’anno, saranno legati ai principi motori e creativi delle principali correnti stilistiche nella storia della danza contemporanea.
Giocheremo con:
stringere e lasciare, tecnica della spugna (Graham)
tecniche di volo (Limón)
linee e direzioni, frecce e percorsi (Cunningham)
rimbalzo, peso e sospensione (Release)
osserviamo neonati, geki e serpente (floor work)
figura, rappresentazione, leggerezza e elevazione (danza classica)
icosaedro, qualità di movimento, peso, dinamica, focus (Laban)
scambio e supporto (contact impro)
Quando? Dove? Quando costa? Cosa serve?
il lunedì, a Faenza
dalle 17 alle 18 (Danzeducativa , età 3-6 anni)
dalle 18 alle 19 (Progetto Cardini, età 7-10 anni )
2 incontri gratuiti di prova: 18 e 25 settembre
1° modulo
2 9 16 23 30 ottobre presso Spazio Iris, Via Cavour 7
6 13 20 27 novembre presso App & Up, Via De Gasperi 115
4 dicembre presso App & Up, Via De Gasperi 115
2° modulo
8 15 22 29 gennaio presso App & Up, Via De Gasperi 115
5 12 19 26 febbraio presso App & Up, Via De Gasperi 115
5 12marzo presso App & Up, Via De Gasperi 115
3° modulo
9 16 23 30 aprile presso Spazio Iris, Via Cavour 7
7 14 21 28 maggio presso Spazio Iris, Via Cavour 7
4 11 giugno presso Spazio Iris, Via Cavour 7
Il costo è di 80€ per ciascun ciclo.
Chi intende frequentare i laboratori dovrà tesserasi all’Associazione Iris.
La tessera associativa-assicurativa annuale costa 15€.
Chi intende frequentare i laboratori, all’atto dell’iscrizione dovrà presentare regolare certificato medico.
I tre moduli sono strutturati con un filo conduttore comune, ma è possibile frequentare anche un singolo ciclo. Compagnia Iris mette a disposizione la propria competenza e i propri studi decennali, per offrire ai bambini una serie di esperienze che possano accrescere la consapevolezza del proprio corpo, l’ascolto di se stessi e degli altri, della relazione, la creatività. Non siamo quindi una scuola di danza, non sono previsti saggi di fine anno. Sarà possibile assistere ad una lezione aperta a conclusione di ogni ciclo, se gli allievi sono d’accordo. In corso d’opera, se se ne presentasse l’opportunità, potrebbe essere offerta agli allievi la possibilità di partecipare ad eventi pubblici attraverso interventi danzati. Queste possibilità saranno valutate di volta in volta con gli allievi e i loro genitori.
PORTARE: calzini (antiscivolo per i più piccoli), acqua, un quaderno
PER SAPERNE DI PIU’
PREMESSA
La danza è sicuramente una disciplina con una sua specifica valenza estetica in quanto linguaggio artistico codificato e strutturato; in virtù di questo ha un suo rilevante valore formativo tanto più che insiste sull’unità corpo-psiche con la possibilità di offrire ad ognuno la possibilità di cercare un proprio percorso individuale di tipo espressivo in accordo con il proprio sviluppo rispetto alla percezione e uso del proprio corpo, di quello degli altri e dello spazio. La danza come specifica attività di “fare artistico” si fonda su competenze sensoriali (sensazione, percezione, emozioni, sentimenti), intellettuali (osservazione, discriminazione, curiosità, memoria, attenzione, ragionamento), sociali(comunicazione, responsabilità, autonomia, intraprendenza), spazio-motorie(strutturazione del corpo e dello spazio circostante) del soggetto che vi si impegna.
OBIETTIVI
Il progetto è pensato nell’orizzonte di un’educazione globale che concilia lo sviluppo motorio con quello espressivo, comunicativo e cognitivo.
Il laboratorio di danza è un luogo privilegiato in cui si realizza una situazione d’apprendimento, che coniuga conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli allievi in una dimensione operativa e progettuale, che li mette in condizione di dovere e potere mobilitare l’intero sapere corporeo, emotivo, affettivo, relazionale, cognitivo, esplicito e tacito di cui dispongono.
È momento e luogo per un percorso intorno alle relazioni interpersonali e sollecita una creatività individuale e sociale, alimentando l’autostima e la stima reciproca, accrescendo le competenze affettive e sociali di ciascuno chiamato ad interagire e confrontarsi con altri. Per questo su un livello sia individuale che collettivo il laboratorio di danza è, a volte, una “camera” di compensazione di disarmonie dei bambini.
Con il laboratorio si auspica un miglioramento in diversi campi e soprattutto:
-accrescimento della consapevolezza di avere un corpo percettivo (“ponte” attraverso il quale si sviluppa la coscienza di sé in rapporto al mondo esterno);
-capacità di riflettere e far proprie le esperienze, i vissuti e le emozioni avute;
-sviluppo della relazione e conoscenza corporea con i coetanei;
-sviluppo del rispetto e dell’attenzione per gli altri;
-avere fiducia in se stessi aumentando i comportamenti di socialità espressa;
– attenzione alla comunicazione non verbale propria e altrui;
-sviluppo della creatività in termini corporei;
-capacità di impegnarsi ricavandone piacere e divertimento costruttivi
DANZEDUCATIVA (3-6 anni)
COS’E’ LA DANZEDUCATIVA?
La Danzeducativa promuove la riscoperta del corpo, del movimento e dell’individuo in relazione agli altri e all’ambiente circostante, ricercando un dialogo e un’armonia attraverso canali diversi da quello della parola. Incentiva la creatività e valorizza sia il proprio, individuale gesto, la peculiarità di ciascuno, sia il movimento di gruppo, l’insieme, la condivisione, l’ascolto, l’osservazione valutativa ma non giudicante.
La Danzeducativa è indirizzata a promuovere un linguaggio artistico ed espressivo del corpo attento al benessere psicofisico della persona. In un’ottica educativa infatti, la danza risulta essere un importante strumento per intervenire nei processi formativi che coinvolgono i bambini, in quanto riesce a creare situazioni di esperienza corporea globale, attente al benessere psicofisico della persona, alla promozione di capacità espressive e relazionali e allo sviluppo di un pensiero produttivo e creativo.
I tre elementi fondamentali della Danzeducativa sono:
FARE, CREARE, OSSERVARE.
Fare attraverso attività di esecuzione, ripetizione, ”messa in scena”, che perseguono gli obiettivi di ampliamento delle abilità motorie di base, sensibilizzazione dell’uso dello spazio anche in relazione agli altri, controllo del movimento, sensibilizzazione all’accompagnamento musicale e sonoro;
creare attraverso attività di esplorazione, invenzione, composizione, che perseguono gli obiettivi di ampliamento delle capacità di immaginazione, invenzione, progettazione, acquisizione di modalità di esplorazione e ricerca del movimento, miglioramento delle potenzialità espressive e comunicative;
Fare attraverso attività di esecuzione, ripetizione, ”messa in scena”, che perseguono gli obiettivi di ampliamento delle abilità motorie di base, sensibilizzazione dell’uso dello spazio anche in relazione agli altri, controllo del movimento, sensibilizzazione all’accompagnamento musicale e sonoro;
creare attraverso attività di esplorazione, invenzione, composizione, che perseguono gli obiettivi di ampliamento delle capacità di immaginazione, invenzione, progettazione, acquisizione di modalità di esplorazione e ricerca del movimento, miglioramento delle potenzialità espressive e comunicative;
osservare attraverso attività di osservazione e verbalizzazione, che perseguono gli obiettivi di ampliamento delle capacità di analisi e comparazione, acquisizione di strumenti per descrivere, riconoscere, riflettere, confrontare.
METODOLOGIA
Il lavoro come Danzeducatore non è meramente applicativo (non è sulla scia
dell’ ”animazione”), ma di co-costruzione con gli allievi, in ascolto delle problematiche, ma anche risorse e potenzialità del gruppo.
MODALITA’ DI CONDUZIONE
In generale per quanto riguarda la struttura della lezione, si compone di un rito iniziale (una serie di movimenti di solito in cerchio con musica, che segnalano che il lavoro sta iniziando), un riscaldamento, una fase esplorativa e una compositiva, una visione conclusiva dei risultati e un rito di chiusura.
In generale per quanto riguarda la struttura della lezione, si compone di un rito iniziale (una serie di movimenti di solito in cerchio con musica, che segnalano che il lavoro sta iniziando), un riscaldamento, una fase esplorativa e una compositiva, una visione conclusiva dei risultati e un rito di chiusura.
Il lavoro inizia tutti insieme, con una prima parte ad imitazione, sempre uguale e con la medesima musica, così che i bambini possano, incontro dopo incontro, farla propria e perfezionarla. Segue poi una parte esplorativa e creativa, che incoraggia la creatività e l’autonomia del bambino anche piccolo, nella scelta di movimenti e immagini, mantenendo da parte nostra una guida chiara, che promuove la disciplina, ma che tiene conto anche degli input che gli allievi possono volontariamente o involontariamente offrire durante gli incontri, integrandoli all’istante.
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PROGETTO CARDINI (7-10 anni)
linee programmatiche per la formazione dei giovani alla danza contemporanea
a cura del gruppo di ricerca permanente CARDINI
Valentina Caggio, Francesca Oliviero, Paola Ponti
L’intento del gruppo di ricerca Cardini è di elaborare linee metodologiche e tematiche di un corso di danza contemporanea per allievi dai 7 ai 10 anni, sia per quanto riguarda la tecnica, finalizzata alla preparazione fisica, sia la parte creativa e laboratoriale, che gli aspetti culturali di una disciplina artistica.
Si prevede un programma di studio che segua le tappe di sviluppo fisico, cognitivo, emozionale del bambin*/ragazz*, attraverso una raccolta di indicazioni basilari sui contenuti indispensabili per la formazione fisica ed artistica degli allievi. Non pretende di essere esaustivo ma in continua evoluzione in quanto si ritiene che l’insegnamento di una disciplina come la danza contemporanea si arricchisca ed evolva continuamente attraverso:
⁃ uno scambio continuo e reciproco tra insegnate e allievo;
⁃ uno scambio continuo e reciproco tra insegnanti e danzatori professionisti;
⁃ una ricerca continua sul corpo
Il percorso si avvale di insegnanti professionalmente preparati e con esperienza pluriennale di insegnamento. Per la parte tecnica si fa riferimento alle principali tecniche della danza contemporanea Graham, Limón, Cunningham, Release e floor work, attingendo da esse la proposta di esercizi più idonei al raggiungimento degli obiettivi specifici.
L’approccio attraverso queste tecniche vuole rappresentare sia un forte legame con la tradizione, in quanto la conoscenza del lavoro degli artisti del passato e della loro ricerca deve rappresentare un solido fondamento, sia naturalmente un’apertura verso la ricerca contemporanea degli insegnanti e dei danzatori per attualizzare le proposte formative.
Per quel che concerne la parte laboratoriale di esplorazione e ricerca si fa riferimento alla metodologia Laban, all’approccio dell’anatomia esperienziale,, alle tecniche somatiche e alla creatività dei ragazzi e dell’insegnante.
Per il lavoro sulla relazione ed il contatto oltre al metodo Laban si seguiranno i principi della contact improvisation.
I laboratori saranno composti da una prima parte di lavoro di preparazione del corpo, e da una seconda parte esplorativa-compositiva-coreografica.
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DOCENTI: Paola Ponti e Valentina Caggio