Gherbino
di e con Paola Ponti
musica Ezio Bosso
Primo studio per Gherbino.
In questo momento in cui sembra farsi il vuoto intorno all’arte, e alla sua importanza essenziale, io sento di dover tornare alla terra. Uscire fuori dallo studio, riimpossessarmi dello spazio “vero”, e di spazi comuni e condivisi.
Dopo Zolfo, la ricerca si muove spontaneamente sempre più verso elementi naturali basici, specifici della terra dove abbiamo radici, come metafore di stati dell’essere.
Gherbino è un vento a raffiche, forte e caldo, foriero di tempesta. Crea scompiglio, mette alla prova ciò che è fragile, ci invita a prepararci per affrontare la tempesta.
Sto osservando ciò che “sta tra le cose”, il moto che porta da uno stato all’altro.
“Si mosse uno sformato fuoco nell’aria”.