La danza è una disciplina con una sua specifica valenza estetica in quanto linguaggio artistico codificato e strutturato; in virtù di questo ha un suo rilevante valore formativo tanto più che insiste sull’unità corpo-psiche con la possibilità di offrire ad ognuno la possibilità di cercare un proprio percorso individuale di tipo espressivo in accordo con il proprio sviluppo rispetto alla percezione e uso del proprio corpo, di quello degli altri e dello spazio. La danza come specifica attività di “fare artistico” si fonda su competenze sensoriali (sensazione, percezione, emozioni, sentimenti), intellettuali (osservazione, discriminazione, curiosità, memoria, attenzione, ragionamento), sociali (comunicazione, responsabilità, autonomia, intraprendenza), spazio— motorie (strutturazione del corpo e dello spazio circostante) del soggetto che vi si impegna. La sua pratica può quindi migliorare lo sviluppo fisico, mentale ed emotivo di chi sta costruendo una propria identità elaborando un possibile linguaggio delle emozioni, degli affetti e delle relazioni, proprio attraverso il fare, il creare, l’ eseguire e il vedere danza. Può inoltre proporsi come momento e luogo per un percorso intorno alle relazioni interpersonali, e quindi sollecitare una creatività individuale e sociale che alimenta l’autostima e la stima reciproca accrescendo le competenze affettive e sociali di ciascuno chiamato ad interagire e confrontarsi con altri.